Back To Top
Web

Quanto hanno guadagnato le fashion blogger nel 2015?

Post by

Tutti ne parlano e tutti ormai si interrogano su quanto, effettivamente, le fashion blogger guadagnino nel corso di 12 mesi.

Sebbene questa domanda se la pongano in molti e da parecchi anni, è nel 2015 che la questione è definitivamente esplosa, passando di giornale in giornale e producendo innumerevoli articoli sul tema, senza però arrivare mai al nocciolo della questione, come avevamo fatto noi lo scorso anno.

E quindi, in sostanza, quanto hanno guadagnato le top fashion blogger nel 2015 (quelle con milioni di followers e una platea mondiale)? La risposta è molto più complessa del previsto e, cambiando da caso a caso, merita una risposta più approfondita.guadagno fashion blogger 2015 tbs steven maddenChiara Ferragni – The Blonde Salad

Infatti, sebbene inizialmente moltissime fashion blogger fossero viste come la novità delle prime file alle sfilate di moda, con il tempo la loro figura professionale si è evoluta, arrivando a collaborare con i brand di moda e beauty tra i più famosi al mondo. Come spesso accade, poi, il marketing è inevitabilmente entrato nel gioco, inglobandole nel suo sistema e permettendo loro di ‘evolvere’ così anche i propri introiti.

Anche se non è sempre possibile stabilire con precisione di quante migliaia di dollari si parli (indiscrezioni vogliono che i compensi oscillino dall’uno ai tre milioni di dollari annuali per campagna pubblicitaria), quel che è sicuro è che, con il passare degli anni, i compensi crescano. L’apice è stato fino a ora toccato dalla svizzera Kristina Bazan, il cui recente contratto con L’Oréal pare abbia aggiunto uno zero in più ai compensi usuali.guadagno fashion blogger 2015 bazanKristina Bazan – Kayture

Quella delle campagne pubblicitarie è però solo la punta nell’iceberg dei compensi delle fashion blogger. Prendiamo sempre la giovanissima Bazan: l’avreste mai detto che guadagna grazie ai suoi due milioni e passa di follower su Instagram?  Se anche voi amate seguire le notizie inerenti al mondo dei social media non rimarrete poi più di tanto sconvolte da questa notizia, per gli altri, invece, si sappia che un post su Instagram, a seconda della ‘portata’ della fashion blogger che lo pubblica (parliamo ovviamente di account con milioni di followers veri), può essere pagato dai cinquemila ai venticinquemila dollari (in pratica funziona così: un brand contatta una fashion blogger proponendole un prodotto, un capo da indossare o un trucco da provare, la blogger in questione, se accetta, posta una foto in cui mostra il tale prodotto).

Se poi a postarlo è una delle sorelle di Kim Kardashian, i compensi si alzano vertiginosamente: per vedere il proprio prodotto sponsorizzato da Kylie Jenner su Instagram bisogna esser disposti a pagare dai centomila ai trecentomila dollari.Kylie Jenner at the launch of the Kendall and Kylie Holiday Collection at PacSun in Woodfield Mall on Saturday, Nov. 8, 2014, in Schaumburg, Ill. (Photo by Barry Brecheisen/Invision for Invision for PacSun/AP Images)Attorno a questo business fatto di collaborazioni e click si sono create poi delle vere e proprie figure professionali, che si occupano di mantenere questo sistema vivo e, soprattutto, di gestire le varie influencer. Queste si occupano anche di fornire il mezzo di tramite fra le fashion blogger e i marchi, che ormai sono sempre più disposti ad affidare i propri prodotti alle fashion blogger nonostante i primi anni di reticenze. Fra queste ultime si annoverano svariati nomi (parliamo di più di cento persone), fra i quali spiccano quelli di Rachel Parcell di Pink Peonies, Shea Marie di Peace Love Shea, Julia Engel di Gal Meets Glam e Aimee Song di Song of Style.guadagno fashion blogger 2015 Gal meets glamJulia Engel – Gal Meets Glam
guadagno fashion blogger 2015 pink peoniesRachel Parcell – Pink Peonies

Né l’agenzia alla quale appartengono, né le blogger stesse, hanno mai rilasciato cifre ufficiali circa i loro guadagni ma, stando anche solo ai follower su Instagram (che nel caso di Shea ed Engel superano i cinquecentomila), si parla anche qui di svariate migliaia di dollari. Quel che offrono, per post, varia dalla possibilità di fotografarsi con indosso uno specifico abito, un rossetto o un qualsiasi prodotto di elettronica.

Il fenomeno dei post sponsorizzati in America è cresciuto così a dismisura che la Federal Trade Commission, la massima autorità statunitense in fatto di commerci, è dovuta intervenire al fine di garantire la massima chiarezza ai consumatori, che potranno quindi ora leggere disclaimer esplicativi all’inizio di qualsiasi post o video sponsorizzato (ad esempio, se una blogger indice un contest, e i premi di tale contest sono forniti da una qualsiasi casa cosmetica o di moda, la fashion blogger in questione sarà tenuta a dichiararlo a chiare lettere prima e dopo il video/foto).
guadagno fashion blogger 2015 song of styleAimee Song – Song of Style

Arrivati a questo punto è legittimo chiedersi se questo fenomeno finirà mai. Moltissime fashion blogger, a questa domanda, rispondono che la fine del tunnel tarderà sempre di più ad arrivare. E i dati sono dalla loro parte, confermandolo. Moltissimi brand hanno infatti effettivamente tratto guadagno da queste collaborazioni e, come si suol dire, squadra che vince non si cambia. Come esempio si può portare quello di Parcell di Pink of Peonies che, con la sua collaborazione per le feste con Nordstrom.com (noto retailer americano) nel 2014, ha portato sul sito circa un milione di dollari di vendite.  Altri brand come Donna Karan, Jeffrey Campbell, Ugg e persino Burberry, che già solo con il nome si fa pubblicità da solo, possono dire di aver incrementato le vendite di un buon 8% grazie alle collaborazioni con le fashion blogger più influenti al mondo. Un esempio più recente è quello di Neiman Marcus; dopo aver collaborato, da luglio ad agosto 2015, con nove fashion blogger, ha incrementato le vendite e il flusso di visualizzazioni sul sito e sulla pagina Instagram.

Ma passiamo agli esempi nostrani. Il più noto, si sa, è quello di Chiara Ferragni. Indiscussa regina della blogsfera, con oltre cinque emilioni di followers su Instagram, la giovane cremonese ha costruito un vero e proprio impero grazie al suo blog, raggiungendo nel 2015 un fatturato che arriva fino a dieci milioni di dollari (di cui circa sette grazie alla vendita della sua collezione di scarpe).guadagno fashion blogger 2015 FerragniTali cifre le hanno permesso di assumere un vero e proprio organico, la TBS Crew, della quale fanno al momento parte ben diciannove persone. A differenza di molte altre fashion blogger, però, stando ai quartieri generali della TBS Crew Chiara Ferragni trae poco profitto dal marketing delle sponsorizzazioni, seppur rimanga aperta a collaborazioni fin tanto che la libertà di scegliere cosa e quando indossarlo le sia garantita.

Totalmente diverso è il caso della Next Model Management, l’agenzia che al suo interno racchiude, oltre alle già menzionate Kristina Bazan e Shea Marie, anche Julie Sarinana di Sincerely Jules.guadagno fashion blogger 2015 sincerelyjulesJulie Sarinana – Sincerely Jules.

Basti infatti pensare anche solo a Kristina Bazan, diventata brand ambassador di L’Oréal Paris, seguendo le orme di attrici come Julianne Moore, Blake Lively e Naomi Watts, e prestando quindi il proprio volto al brand in modo continuativo (sia Bazan che L’ Oréal si sono fino ad ora rifiutati di dichiarare quanto guadagni la fashion blogger svizzera, ma pensiamo sia decisamente tanto). Jennifer Powell, direttrice della sezione influencer di Next Model Management, ha dichiarato in una recente intervista a WWD che il santo Graal delle collaborazioni fra fashion blogger e brand è proprio quello della sezione beauty, poiché i contratti durano generalmente a lungo e vengono pagati di più.
guadagno fashion blogger 2015 bazan l'orealSe nel 2015 la figura delle fashion blogger si è definitivamente assestata, quindi, dal 2016 potremmo aspettarci una virata decisa verso il mondo dei prodotti di bellezza.

(Articolo ispirato a quello comparso su WWD)

Chiedi ad Elena - No comments yet Lascia e leggi i commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.