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Fashion

Fashion insider #2: chi si invita ad una sfilata?

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Eccoci al secondo appuntamento con “fashion insider”, la rubrica che racconta il dietro le quinte della moda: quelle cose che chi ci lavora dà sempre per scontate e sono invece oggetto di curiosità per molti di noi. Una delle domande più comuni che mi viene fatta è:

chi viene invitato ad una sfilata?

Avendo lavorato negli uffici stampa di un marchio che sfila (o sfilava) a Milano o Londra, sono abbastanza ferrata sull’argomento. Per prima cosa la sala della sfilata viene suddivisa principalmente in tre “tipologie” di settori e quindi di invitati: stampa, buyer – o commerciale- e celebrities/ospiti. Naturalmente della sezione “stampa” fanno parte non solo giornalisti, ma anche fotografi, TV e blogger quindi della loro selezione/inviti se ne occupa l’ufficio stampa; stessa cosa per le celebrities o gli ospiti famosi, che naturalmente hanno come scopo quello di attirare la stampa e far parlare il più possibile dell’evento. Della sezione dedicata ai buyer – chi si occupa cioè di scegliere e fare gli ordini dei capi e delle collezioni che poi finiranno nei negozi, boutique, department store– se ne occupa solitamente il reparto commerciale del marchio che sfila.

La selezione delle persone invitate naturalmente è a discrezione di uffici stampa e commerciali, e su quali siano i meccanismi per cui si invita qualcuno piuttosto che qualcun’altro non esprimo alcun giudizio. Penso solo che ciascuno a casa sua sia libero di invitare chi vuole, quindi se personalmente vengo invitata ad una sfilata ok, altrimenti non ne faccio un dramma. Ognuno sceglie anche i blogger in base a dei suoi criteri che onestamente non discuto; ovviamente se a una sfilata non ci vado (o non riesco a vedere nulla) generalmente non ne parlo. Gli invitati ad una sfilata possono avere un posto a sedere oppure in piedi (standing); diciamo che ultimamente per non scontentare nessuno molti marchi hanno aumentato a sproposito il numero di posti in piedi, non facendo contento nessuno alla fine. Perchè in alcuni casi le sale sono così piene di gente in piedi che se hai uno standing non vedi nemmeno la passerella; io personalmente ridurrei il numero di standing, soprattutto per chi lavora (e non deve solamente fare presenza alle sfilate) come me e se non vede la sfilata non ne parla, non ne scrive e perde solo tempo (a proposito leggete l’articolo di Lucia Del Pasqua in proposito).

Le sfilate sono quasi sempre in ritardo, non cominciano mai all’orario indicato sull’invito; se siete standing, entrerete generalmente dopo tutti quelli che hanno il posto a sedere, per non ingombrare i passaggi, quindi preparatevi ad aspettare (anche al freddo). Vi dico anche che ad alcune sfilate non è difficile imbucarsi: all’ultima fashion week c’erano diversi posti vuoti (soprattutto area buyer) e ho visto far entrare gente senza invito. Io odio questa pratica, perchè elemosinare un invito o pregare per entrare lo trovi decisamente fuori luogo. Non vi nascondo che mi è anche capitato in passato di gente che si è spacciata per me per entrare ad una sfilata,dicendo di essere me ma di aver dimenticato l’invito… (no comment): ma questa è un’altra storia…

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