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Gli orrori d’estate: ecco quali errori non fare mai!

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Gli orrori d’estate: ecco quali errori non fare mai!

Con l’inizio dell’estate arrivano inesorabili i consigli di Studio Aperto per non patire il caldo e puntuali come un orologio svizzero delle aberrazioni estetiche più pericolose di una bomba batteriologica. Alcune sono aberrazioni di natura meramente estetica, altre anche olfattiva, soprattutto per chi ha la sfortuna di dover prendere i mezzi pubblici o lavorare a stretto contatto con un pubblico vario e diversificato.

Fortunatamente non è il mio caso, ma ci sono alcune cose scioccanti quasi quanto la Brexit su cui vi invito a riflettere (e nel caso mettiate in atto qualcuno di questi comportamenti, redimetevi e datevi una sistemata). Ecco alcuni degli orrori in cui si incappa con l’estate e che non capisco come una persona di medio buon senso possa (continuare a) commettere.

Dita dei piedi che escono dalla tomaia della scarpa: open toe che fanno uscire dal buchino davanti un metro di dita dei piedi, anche no!  Se non avete dita dei piedi armoniche e gradevoli, evitate le scarpe con l’apertura sul davanti perché enfatizzano da morire il difetto. Soprattutto se poi le unghie e la pedicure non sono curate.

Unghie e talloni non curati: se vi dovete mettere le scarpe aperte, i sandali, le ciabatte, le flip flop e tutte le tipologie di calzature che lascino anche solo intravedere i piedi, abbiate la premura di curare sia la pelle che le unghie. Esistono tanti e vari prodotti per curarli, anche se alla base di tutto c’è sempre la vecchia e sempreverde combinazione “acqua&sapone.

Ascelle pezzate, su maglie grigie o azzurrine: quello della sudorazione (eccessiva) è un problema che affligge molte persone. Se tendete a sudare molto evitate colori su cui risaltino le chiazze di sudore come il grigio chiaro e l’azzurrino, scegliete tessuti naturali come lino e cotone e state lontani dal poliestere e dalle fibre sintetiche come un gatto dall’acqua.

Camicie trasparenti di poliestere e generalmente abitini di poliestere usati come arma batteriologica: questo problema si accentua anche quando si ha la tendenza a sudare molto. Le camicette in finto pizzo di poliestere o i vestititini in fibre sintetiche non aiutano, anzi. L’unica soluzione è tornare alle fibre naturali, a lavaggi frequenti (anche più volte al giorno, non è vietato dalla Costituzione. Ci sono persone che si fanno la doccia una volta al giorno se va bene, indipendentemente da quello che fanno. Una rinfrescatina a viso e ascelle ve la potete dare anche se lavorate fuori casa, (durante la pausa pranzo/merenda/sigaretta) e a scelte oculate quando si comprano vestiti e scarpe; altra cosa, se sudate molto o soffrite il caldo non comprate scarpe o, peggio, stivali di plastica che non lasciano traspirare il piede: in vita mia ho avuto a che fare con persone che…vabbè lasciamo perdere >.<

L’idea che “più sudi più sai di fresco”: il sapone non è un nemico da evitare, l’acqua è una cosa bella, mettersi il profumo o il deodorante senza essersi lavati prima non cambia le cose. Vorrei conoscere sinceramente chi ha inventato il payoff di quella pubblicità, perché c’è evidentemente gente convinta di questa aberrazione. No! No! e ancora no!

Usare abiti che dovrebbero essere lavati: se anche vi lavate, profumate, deodorate e poi mettete l’abitino o la camicia di poliestere usata è come se non vi foste lavati. Meglio una maglietta stropicciata ma pulita che una camicetta apparentemente intonsa ma che puzza.

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