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H-FARM Summer Camp: vi racconto la mia esperienza 

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Finché non si viene fisicamente in H-FARM davvero non ci si crede. Non si riesce davvero a immaginare l’atmosfera che si respira, il mix sapientemente dosato di natura e tecnologia, lo spirito innovatore che aleggia e ritrovi in ogni angolo perfettamente bilanciato dalla terra, le espressioni locali che trovi sui manifesti o sulle locandine affisse in alcune bacheche. 

Un mix, di tecnologia e umanesimo, dove locale e globale convivono e si intrecciano, e dove la contaminazione tra cultura e tecnologia è l’humus su cui sviluppare il pensiero critico, oltre a quello creativo

Conosco di fama la realtà di H-FARM dalla sua fondazione, nel 2005, quando questa azienda nasce e si presenta al mondo come un incubatore di start-up: una definizione che, se oggi è molto chiara e ha prodotto alcune delle aziende tecnologiche più famose al mondo (Depop in primis), all’epoca risuonava come qualcosa di così innovativo da risultare quasi criptico.

H-FARM: la ricerca di un umanesimo tecnologico

17 anni dopo ho avuto la possibilità di conoscere ed immergermi letteralmente in questa realtà unica, davvero, che forse né le foto, né le parole riescono a descrivere.

L’occasione mi si è presentata quando mia figlia (6 anni) ha frequentato uno dei Summer Camp promossi e tenuti da H-FARM all’interno del suo Campus. Da quel lontano, ma neppure troppo, 2005, le cose sono molto cambiate e negli ultimi anni H-FARM è diventato il più importante polo di educazione e innovazione tecnologica in Europa.

Etica, sensibilità, rispetto, attenzione, curiosità: sono solo alcune delle parole e dei concetti presi in prestito dall’Umanesimo che, coniugate al digitale e alle innovazioni tecnologiche, riescono in poche parole a dare un’idea di quale sia la filosofia educativa di H-FARM.

E devo dire che da mamma, oggi, mi ha colpito molto leggere parole come etica, umanità e sensibilità all interno del piano di offerta formativa di H-FARM. Un’offerta educativa che abbraccia tutte le fasi della crescita di un bambino, dai primi anni dell’infanzia fino alle specializzazioni post laurea.

Oltre all’apprendimento e allo sviluppo delle competenze, l’obiettivo di H-FARM è aiutare bambini e ragazzi a crescere in un contesto di rispetto, positività, valorizzazione del proprio talento, creatività, allenandosi a scegliere e assumere delle decisioni fin da piccoli. Un insieme di competenze immateriali e personali, umane, che formeranno quelli che saranno gli adulti di domani.

Il Campus di Roncade (a pochi chilometri da Venezia), immerso nel verde e con ampi spazi di condivisione a propria disposizione, favorisce la condivisione, l’apertura mentale – figlia proprio dell’apertura dello spazio – l’ispirazione e la crescita. 

La visione di uno spazio allargato e condiviso racconta di una sinergia tra natura e digitale unica nel suo genere che si concretizza in un Campus che si estende su 51 ettari di cui 27 di parco con 42mila metri quadri di strutture dedicate a formazione, impianti sportivi, biblioteca, aree ristorazione, campi da basket, tennis, skate, attrezzature per la kalistenichs e tutto quello che può servire per qualunque sport – volo compreso.

H-FARM Summer Camp: la mia esperienza (e quella di mia figlia)

Ed in questo contesto unico, mia figlia ha frequentato il SPARX Summer Camp dedicato alla fascia di età dai 5 ai 7 anni, “Piccoli Inventori”. 

Una settimana in cui ha potuto cominciare a misurarsi e confrontarsi con i primi rudimenti del coding e della programmazione, applicandola alla creatività e all’arte. 

Lavorando con supporti tecnologici come piccoli robot e applicazioni pensate per i bambini, ha realizzato con i suoi compagni un piccolo robot utilizzando materiali di recupero come pennarelli e bicchieri e in grado di disegnare autonomamente dei cerchi, un fiore con la corolla che si illumina con una piccola lampadina, creato mappe e percorsi per piccoli robot. Quelli che ad un ascolto superficiale possono sembrare concetti “troppo complicati” per un bambino piccolo, vengono calati in un contesto ludico che i bambini assorbono immediatamente.

La tecnologia diventa così strumento per creare qualcosa di nuovo, supporto dell’apprendimento e della creatività, e non strumento fine a se stesso

Le idee e le ispirazioni che ha ricevuto in queste giornate le hanno trasmesso in modo concreto come debba essere usata la tecnologia, e ha fatto capire ancora di più a me, come mamma, che la creatività non ha solo un fine edonistico ma è parte integrante della formazione e lavora a braccetto con l’innovazione.  

E alla fine della prima giornata sentirmi dire “Mamma non vedo l’ora di tornare anche l’anno prossimo, ma voglio fare almeno due settimane” conferma l’impressione di eccellenza che ho ricevuto in queste giornate passate al Campus a lavorare mentre aspettavo che lei finisse le sue attività.

Consiglio i Summer Camp di H-FARM? Assolutamente sì. Se anche non si può frequentate la scuola (per cui trovate tutte le informazioni qui), vale la pena regalare ai propri figli delle piccole full immersion in una realtà così positiva e stimolante.

Tornerà mia figlia? Assolutamente , e tornerò anch’io. Nel corso dell’anno sono innumerevoli gli eventi, nella maggior parte dei casi gratuiti, promossi all’interno del Campus e aperti a tutti a cui si può partecipare. 

Al centro, naturalmente, tecnologia e umanità.

Per informazioni sugli H-FARM Summer Camp qui

Per informazioni sulla H-FARM International School qui

Per informazioni sugli eventi di H-FARM clicca qui

Articolo realizzato in collaborazione con H-FARM

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