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Padova

Padova, la città dei “senza”. Qui ti spiego perché

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Padova, la città dei “senza”. Perché si chiama così?

Qui ti dico quali sono i “senza” di Padova e i 3 più famosi

Quello che vedete nella foto qui sopra è secondo me uno degli angoli più belli della mia città (lo riconoscete?), Padova

Ho scelto di vivere a Padova per diversi motivi. Il primo è che ad un certo punto della mia vita ho sentito che le mie radici erano qui: che probabilmente mi piacciono moltissime città del mondo, ma è solo qui che mi sento davvero a casa.

Ed è la città in cui ho pensato che avrei potuto crescere un* figli*, per mille motivi, e infatti 😁

É una città ancora a misura d’uomo, si vive tutto sommato bene, ci sono cresciuta e per me ogni angolo di questa città mi racconta una storia e porta con sé mille ricordi.

Tra l’altro Padova è famosa per essere la città dei “senza”.

I più noti e conosciuti sono 3 (i primi tre che trovi nella lista), ma in realtà sono ben 7!

Eccoli qui elencati!

1. Prato della Valle

Prato della Valle, Padova

Il “prato senza erba“: Prato della Valle, la piazza più grande d’Europa dopo la piazza Rossa si chiama “prato” ma è una piazza, (anche se ha una parte di verde).

2. Il Caffè Pedrocchi

Il “caffè senza porte“: parliamo del Caffè Pedrocchi, lo storico caffè dove studenti e cittadini si riunivano per confronti, letture e discussioni.

C’era una sala dedicata a chi voleva sostare senza obbligo di consumazione, ed ancora adesso è così: a questo si deve questo soprannome, e al fatto che fosse aperto giorno e notte.

3. Sant’Antonio

Il “Santo senza nome“: quando si dice “Vado al Santo” è sottinteso Sant’Antonio, che dà il nome alla omonima Basilica.

4. L’Università

Il “Bue senza corna“: Padova è città universitaria ed è famosa per la sua Università (fondata nel 1222) che ha come simbolo il Bucranio, un teschio di bue senza le corna.

Su Instagram trovate un tour che ho fatto all’interno della storia sede dell’Università: lo trovate sul mio profilo Instagram.

5. Il Cavallo di Palazzo della Ragione

Il “cavallo senza padrone“: è il cavallo di legno custodito all’interno del Palazzo della Ragione che è “scosso”, senza cavaliere.

6. Il capitello

Il “capitello senza colonna“: nell’angolo del Palazzo della Ragione che sale da piazza delle Erbe ci sono due archi che si uniscono su di un capitello senza la “colonna” di sostegno.

Si trova proprio all’angolo del bar Nazionale, famoso per i suoi tramezzini caldi.

7. Il Campanile

Il “campanile senza chiesa“: tra via San Fermo e via Davila c’è un campanile senza chiesa.

Negli anni ’50 la chiesa venne utilizzata come officina meccanica per auto e garage e poi come banca; dell’antica chiesa, insomma, resta solo il campanile.

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